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Comunicato Stampa

June 2, 2003

Emofiliaci esteri affetti da HIV per l´utilizzo di prodotti ematicii contaminati

Lieff Cabraser annuncia la presentazione di istanze legali presso il tribunale distrettuale USA per conto di emofiliaci esteri affetti da HIV e/o HCV per l'utilizzo di prodotti ematici contaminati

I prodotti ematici usati dagli emofiliaci sono stati fabbricati da società americane con sede in California e in altri stati

San Francisco, CA -- Lieff Cabraser Heimann & Bernstein, LLP, ha annunciato oggi di aver intentato una causa, denominata Domenico Gullone, et al. contro Bayer Corporation, et al., per conto di emofiliaci, relativi successori ed eredi, residenti fuori dagli Stati Uniti e che hanno contratto il virus HIV e/o l'epatite C ("HCV") per aver utilizzato prodotti ematici di società americane. Tali prodotti, noti con il nome di concentrati di fattore, Fattore VIII ("fattore antiemofilico" o "AHF") e Fattore IX, sono stati realizzati e venduti negli USA e poi esportati in tutto il mondo.

"Decine di migliaia di emofiliaci in tutto il mondo sono stati infettati con il virus dell'HIV o con l'epatite C dopo aver ricevuto i prodotti ematici derivati dal plasma e fabbricati negli Stati Uniti" ha dichiarato Robert J. Nelson, socio nello studio Lieff Cabraser. Secondo il reclamo le società hanno intenzionalmente venduto tali prodotti sapendo, o mentre avrebbero dovuto sapere, che erano contaminati con agenti che causano l'AIDS o l'epatite C. "È una tragedia mondiale" ha dichiarato Nelson. "Migliaia di emofiliaci sono inutilmente morti di AIDS, e molte altre migliaia sono infette da HIV o epatite C". Con l'azione legale si vuole ottenere che le società americane produttrici di questi prodotti contaminati riconoscano la propria responsabilità verso gli emofiliaci di tutto il mondo e le loro famiglie.

Gli attori rappresentanti nella causa sono stati infettati da HIV e/o HCV e risiedono nel Regno Unito, in Italia e in Germania. La querela comprende la proposta di un'azione di classe per conto delle persone di tutto il mondo affette da HIV e/o HCV in seguito all'uso di prodotti ematici americani contaminati. Le società americane, o le loro controllate, citate come convenute nella causa hanno lavorato alla produzione e alla vendita del Fattore VIII, del Fattore IX e/o dei relativi componenti plasmatici. Le convenute sono: Bayer Corporation e la divisione Cutter Biological, Baxter Healthcare Corporation e la divisione Hyland Pharmaceutical, Armour Pharmaceutical Company e Alpha Therapeutic Corporation.

L'azione si basa sulla presunzione secondo cui i convenuti, per produrre il Fattore VIII e il Fattore IX, abbiano assunto e pagato donatori e/o abbiano intenzionalmente acquistato plasma dalla popolazione maggiormente a rischio, compresi carcerati, tossicodipendenti che fanno uso di droga per via endovenosa e centri sanguigni che si rivolgono a omosessuali con abitudini promiscue. Gli attori ritengono che queste società abbiano omesso di escludere, come prescrive la legge americana, i donatori con precedenti di epatite virale. Lo svolgimento dei test sull'epatite avrebbe ridotto notevolmente la probabilità che il plasma contaminato arrivasse alle banche del plasma utilizzabile.

Nell'azione si presume altresì che i convenuti abbiano rilasciato false dichiarazioni ai funzionari pubblici e ai medici, sostenendo la sicurezza del Fattore VIII e del Fattore IX e asserendo di aver adottato tutte le misure necessarie per ridurre il rischio di contrarre l'AIDS e l'epatite C. Gli attori sostengono che, alla comparsa delle prime prove attestanti il decesso di emofiliaci per AIDS, le società convenute abbiano di concerto evitato di ritirare il Fattore VIII e il Fattore IX, per evitare di allarmare i pazienti in merito al rischio di infezione da HIV e HCV insito nei loro prodotti, continuando invece a commercializzare i prodotti per sicuri.